Il dono di aprirsi agli altri

Ci sono esperienze che lasciano un segno profondo, che cambiano il modo in cui guardiamo il mondo e ci insegnano il vero valore dell’incontro con l’altro. Il volontariato è una di queste. Non è solo un gesto di aiuto, ma un viaggio dell’anima, un ponte tra culture, cuori e storie di vita.

Sofía e Camily, due giovani studentesse di psicologia e medicina provenienti dall’Ecuador, hanno vissuto un’avventura straordinaria in Italia, scoprendo che donare il proprio tempo e il proprio cuore non solo arricchisce chi riceve, ma trasforma anche chi offre.

Tra difficoltà iniziali e meravigliose sorprese, tra incontri indimenticabili e nuove amicizie, hanno toccato con mano la bellezza dell’accoglienza, la forza dell’amore e il passo di Dio che si esprime nei piccoli gesti quotidiani.

Le loro testimonianze sono un invito a superare le paure, ad aprirsi a nuove realtà e a scoprire quanto possa essere arricchente il mettersi al servizio degli altri. Perché ciò che doniamo, con amore e fiducia in Dio, ci ritorna sempre, moltiplicato in affetto, crescita e gratitudine. Scopriamo insieme il loro racconto.

 

Un’esperienza che ha cambiato la mia vita

Mi chiamo Sofía Balarezo, vengo dall’Ecuador e ho avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica in Italia per un mese. È stato molto più di un semplice volontariato: è stata una vera e propria lezione di vita.

All’inizio ero pervasa da aspettative e timori. Mi trovavo di fronte a una cultura, una lingua e uno stile di vita completamente diversi dai miei. Il lavoro in infermeria e la convivenza con le sorelle anziane non sono stati facili a causa della barriera linguistica, ma col tempo le difficoltà si sono sciolte grazie ai sorrisi, all’affetto e all’amore per Dio.

Durante il mio soggiorno, ho avuto la possibilità di affiancare la psicologa nel suo lavoro quotidiano, un’esperienza che segnerà profondamente il mio percorso professionale. Inoltre, ho condiviso momenti preziosi con gli studenti del liceo, insegnando loro la mia cultura e le mie tradizioni, e ho vissuto istanti indimenticabili con i bambini della scuola primaria, tra risate e aneddoti che custodirò per sempre nel cuore.

L’esperienza con la mia famiglia ospitante è stata straordinaria. Mi ha permesso d’immergermi nelle abitudini e nello stile di vita italiano, sentendomi accolta con calore e ospitalità. Non potrò mai dimenticare la deliziosa cucina italiana, che ho assaporato con gioia, né le città meravigliose che ho avuto la fortuna di esplorare.

Porto con me un bagaglio colmo di esperienze, conoscenze e valori che arricchiranno per sempre la mia vita. Sono profondamente grata a suor Catalina Chicaiza, a Federico Costa e alla sua famiglia, alle suore Dorotee e alla scuola Giovanni Antonio Farina per aver reso possibile questa esperienza.

Italia, ti porto nel cuore!

 

Un viaggio tra cultura, emozioni e nuove amicizie

Mi chiamo Camily Lucero e vengo dall’Ecuador, un piccolo paese ricco di persone meravigliose. Avere l’opportunità di fare volontariato in Italia è stata un’esperienza incredibilmente arricchente. All’inizio avevo paura, come accade di fronte all’ignoto: una nuova cultura, una cucina diversa, sfide da affrontare. Ma quel timore è svanito non appena siamo arrivate a casa di Federico Costa. La sua accoglienza è stata straordinaria, e gli sono profondamente grata per avermi aperto le porte del suo mondo, della sua cultura e della sua casa, permettendomi di scoprire luoghi incantevoli d’Italia. Soprattutto, lo ringrazio per avermi fatto sentire parte della sua famiglia.

L’incontro con le sorelle in infermeria è stato come un abbraccio all’anima. Ascoltare le loro storie di vita, narrate con tanta devozione, è stato profondamente toccante. Mi ha colpito il modo in cui, nonostante l’età, ricordano con lucidità l’amore che le ha guidate nel donarsi agli altri, dedicando la propria vita e il proprio sapere a chi ne aveva più bisogno. Sono donne straordinarie, degne della più grande ammirazione.

Dopo l’infermeria, mi sono recata alla scuola Farina per approfondire la cultura e la lingua italiana. Lì ho vissuto un vero e proprio scambio culturale: gli studenti mi raccontavano dei loro piatti preferiti e delle loro città del cuore, mentre io condividevo con loro le tradizioni e le meraviglie del mio Ecuador. Sono immensamente grata ai ragazzi e ai professori per la loro accoglienza calorosa e per essersi sempre presi cura di me.

Sono felicissima di aver vissuto questa esperienza di volontariato. Torno in Ecuador con il desiderio di condividere tutto ciò che ho imparato e di ispirare altri giovani a intraprendere un’avventura simile, aiutando chi ne ha bisogno e scoprendo nuove culture. Spero con tutto il cuore di poter ripetere questa esperienza in futuro.

Ringrazio di cuore la mia compagna di viaggio, Sofía Balarezo, per il suo supporto incondizionato e la sua compagnia preziosa. Sono certa che entrambe porteremo con noi il cuore colmo di gioia.

Infine, ma non meno importante, voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a suor Catalina Chicaiza e a Federico Costa, che hanno reso possibile tutto questo. Vi porterò sempre nel cuore!