Vicenza in Festa
Roma 23/11/2014 – Vicenza 2024
A cosa serve ricordare i santi? La domanda potrebbe sembrare semplice, ma in realtà apre una riflessione profonda. I santi sono come segnaletiche stradali: indicatori di un percorso, guide preziose per orientare la nostra vita. San Giovanni Antonio Farina è stato uno di questi “indicatori vitali”. La sua vita ci insegna a percorrere la “strada del cuore”, una via capace di restituire senso e valore alla nostra esistenza, spesso smarrita in percorsi privi di significato, segnati dalla violenza o dal vuoto.
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Queste parole di Gesù sono state per molti un balsamo per il cuore e una carezza per l’anima. Tuttavia, la nostra fragilità umana spesso ci rende ciechi, incapaci di riconoscere la presenza di Dio. È per questo che, lungo il nostro cammino, il Signore ci dona persone speciali, capaci di illuminare i nostri passi e di farci sentire la Sua vicinanza.
San Giovanni Antonio Farina è stato una di queste persone. Un uomo dal cuore grande, instancabilmente dedito ai più poveri e bisognosi, lontano dagli sfarzi e dalla pompa tipici di molti ecclesiastici della sua epoca. Il suo amore per i poveri si traduceva in gesti concreti e straordinari. Basti ricordare il giorno del suo ingresso a Vicenza come Vescovo, il 16 dicembre 1860: rinunciò al pranzo ufficiale destinato alle autorità religiose e civili, destinando l’intera somma (pari a circa 8.000 euro odierni) a fornire pasti per tre giorni ai poveri della città.
Il suo cuore di pastore e padre batteva in perfetta sintonia con i Sacri Cuori di Gesù e Maria, ai quali dedicò la Famiglia Religiosa da lui fondata: le Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori. Questa eredità spirituale non si fermò con lui. Dopo la sua morte, avvenuta il 4 marzo 1888, il suo spirito di carità e umiltà continuò a vivere nei suoi discepoli, come santa Maria Bertilla Boscardin, nata pochi mesi dopo la sua scomparsa.
Le celebrazioni per il decennale della canonizzazione, avvenuta a Roma il 23 novembre 2014, sono state un’occasione speciale per rendere attuale e vicina la figura di San Giovanni Antonio Farina. Molteplici iniziative sono state organizzate con l’obiettivo di far conoscere sempre più il suo esempio di amore e dedizione. Tra queste, la distribuzione di un segnalibro con una preghiera approvata ecclesiasticamente, momenti di festa nelle scuole, la realizzazione di un progetto di carità in India con la costruzione di una casa dedicata al Santo, e la rappresentazione teatrale al Centro Servizi Anziani che ha coinvolto ospiti, familiari e personale.
Non sono mancati appuntamenti liturgici significativi, come la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo emerito Beniamino Pizziol, i Vespri Solenni guidati dal vescovo Giuliano Brugnotto, e le iniziative missionarie ispirate al grande sogno del Farina: “Spalancatemi le porte del mondo, Signore, e il mondo tutto quanto lo porterò ai vostri piedi convertito”.
Queste celebrazioni sono culminate in una Solenne Eucaristia in Cattedrale, presieduta dal vescovo Giuliano Brugnotto, insieme al vescovo di Treviso Michele Tomasi e ai vescovi emeriti Beniamino Pizziol e Adriano Tessarollo, durante la quale alcuni membri della Fraternità Laicale hanno emesso le loro promesse.
Guardando al cammino compiuto, possiamo dire con certezza che queste iniziative hanno acceso un rinnovato entusiasmo e una profonda gratitudine per la santità di San Giovanni Antonio Farina. Egli ci ricorda che “la santità non è un lusso per pochi, ma un semplice dovere per tutti”. È una verità che continua a risuonare, perché essere santi è possibile, praticabile e raggiungibile.
L’invito ora è a non fermarsi. Il desiderio di far conoscere sempre di più la figura di San Giovanni Antonio Farina deve restare vivo, perché il suo esempio di amore, umiltà e carità possa continuare a illuminare il cammino di ciascuno di noi. Vicenza, nella scia di questo grande santo, prosegue il suo pellegrinaggio verso un futuro ispirato ai suoi valori eterni.
Silvia Peron, componente dell’equipe per la programmazione di iniziative in occasione del decimo anniversario di canonizzazione di S. Giovanni Antonio