Felice De Maria

Felice De Maria, un laico cofondatore dell’istituto religioso

Ultimo erede della famiglia di fonditori di campane più rinomata in Vicenza, Felice era nato il 5 ottobre 1778.

A diciotto anni Felice visitava con frequenza ospedali e luoghi pii, dimostrando di avere doti singolari di «innocenza di vita, pietà esemplare e zelo». Fino ai 26 anni Felice continuò la tradizione della famiglia dedicandosi alla fusione di campane in contrà Porta Padova dove abitava; dopo il 1804 rinunciò alla fonderia per dedicarsi alle opere di carità. A Vicenza era tra i cittadini illustri che presenziavano alle cerimonie pubbliche insieme alle autorità civili.

Fabbriciere di varie chiese, promotore di ogni pia istituzione e membro di varie confraternite, Felice si adoperava in ogni servizio utile al prossimo e in varie opere di beneficenza.

Ma quella che amò e beneficò con preferenza fu la Scuola di carità, che seguì nelle sue varie trasformazioni, fino alla nascita dell’Istituto religioso.

Felice trascorreva all’Istituto l’intera giornata, e la sera si fermava a lungo a meditare vicino all’altare in chiesa; era maestro di canto delle bambine, figura familiare che ispirava serenità e confidenza nei momenti di studio e di gioco.

Fu lui il «pazientissimo e pulitissimo copiatore» delle Memorie storiche e di tutti i documenti ufficiali dell’Istituto; con lui don Antonio condivise il ruolo di «direttore» dell’Istituto religioso, come si evince dalla corrispondenza con le autorità civili ed ecclesiastiche.

La Congregazione dei vescovi e regolari nel Decreto di Lode all’Istituto riconobbe il De Maria come fondatore, insieme al sacerdote Farina, delle suore Maestre di s. Dorotea.

Quando nel febbraio del 1851 don Antonio si allontanò da Vicenza per trasferirsi a Treviso come vescovo, partì tranquillo, perché accanto a Redenta Olivieri lasciava il suo amico direttore. Felice si trasferì allora in contrà S. Domenico, in un’ala dell’Istituto dove abitò negli ultimi tre anni della sua vita.

La mattina del 27 aprile 1854 morì improvvisamente, a 76 anni, per apoplessia fulminante.