Chi è per te San Giovanni Antonio Farina?

Oggi, per la solennità del nostro Giovanni Antonio Farina, abbiamo chiesto ad una giovane che da qualche anno ha completato il suo percorso di studi nella nostra scuola, ed ecco cosa ci ha risposto. Grazie Anna per aver condiviso con tutti noi!

Giovani Antonio Farina è un santo che ho avuto modo di scoprire e apprezzare nel mio cammino scolastico presso l’Istituto Farina durante le scuole medie e superiori. L’insegnamento che custodisco nel cuore è l’importanza da lui data per l’educazione, necessaria per la formazione della coscienza  dell’individuo, indispensabile per imparare a sviluppare un pensiero consapevole e rispettoso dell’altro nella sua diversità, e proprio per questo un diritto e un dovere per tutti.

Mi ha fatto capire che studiare è un privilegio, una traccia di bellezza in un mondo caotico che spesso ragiona per esclusione: leggendo una poesia trovo risposte a domande che non ho il coraggio di dire a voce alta, scrivendo posso imparare il peso delle parole; risolvendo un problema di matematica posso mettermi in gioco e capire che nulla si guadagna, che bisogna impegnarsi e ragionare, ma che la vita dà anche gli strumenti per poterlo fare saggiamente; guardando un’opera d’arte posso lasciarmi andare ad un sospiro di sollievo perché sì, c’è ancora bellezza nel mondo, l’essere umano può ancora dare molto, ha molto potenziale nelle sue mani. Proprio perché queste sue mani sono di Dio: questo è il secondo grande insegnamento che San Giovanni Antonio mi ha trasmesso. Per fare grandi cose, per essere santi non servono tappeti rossi, grandi teatri, grandi discorsi; sono sufficienti due mani. La somma dei suoi due insegnamenti mi ha svelato una chiave importante che con gioia porto con me: fare del proprio meglio in semplicità, con la mano tesa verso l’altro non per giudicarlo, ma per sostenerlo; il suo esempio è un invito al cercare ogni spiraglio di bellezza e al farne tesoro quando lo si trova.

Anna, ex studentessa dell’Istituto Farina di Vicenza

 

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